Trento informa - puntata 11
Introdotto il registro della bigenitorialità, Trento chiede verità per Giulio Regeni, ritorna Palazzi aperti, la novità del Trenino dei musei, alla scoperta del cimitero monumentale grazie agli studenti impegnati nell'alternanza scuola-lavoro.

Il registro della bigenitorialià
Le problematiche relative all'educazione dei figli di famiglie separate o in fase di separazione sono ben presenti all'amministrazione comunale di Trento che ha messo in campo una serie di strumenti soprattutto nell'interesse dei minori. Dopo un confronto approfondito e il via libera in consiglio comunale, è stato istituito il registro della bigenitorialità.
Non va confuso con l'anagrafe ed è in via sperimentale, ma l'obiettivo è quello di far arrivare ad entrambi i genitori presso i rispettivi domicili le comunicazioni dell'amministrazione che riguardano i figli.
Un minore può essere iscritto al registro se residente nel Comune di Trento e su richiesta di almeno uno dei genitori. L'altro ne viene informato e può opporsi in presenza di valide motivazioni giuridiche. Non possono avvalersi di questo strumento il padre o la madre raggiunti da provvedimenti giudiziari che comportino la sospensione o la decadenza dalla responsabilità genitoriale.
È possibile presentare la richiesta scaricando il modulo dal sito del Comune e rivolgendosi al servizio attività sociali.
Trento chiede verità per Regeni
Come previsto da una mozione approvata in consiglio, il Comune di Trento ha aderito ufficialmente alla campagna di Amnesty International “Verità per Giulio Regeni”.
Sono proprio queste le parole che campeggiano sullo striscione affisso nel cortile interno di Palazzo Thun per non dimenticare il ricercatore italiano brutalmente ucciso in Egitto all'inizio del 2016 e per fare chiarezza sulla sua morte.
Palazzi aperti
Sono 76 i comuni trentini che durante il mese di maggio apriranno le porte ai cittadini dei loro palazzi, scrigni d'arte e di storia. A Trento l'invito non riguarda singoli edifici, ma una serie di percorsi.
Chiara Radice, storica dell'arte: Partendo da un luogo piuttosto che da un argomento, si sviluppa questo percorso che porterà a scoprire più tappe, quindi palazzi aperti proprio perché ci saranno più luoghi aperti per l'ocacsione.
Da Piedicastello a Villa Margon, dal castello del Buonconsiglio alla nuova Biblioteca Universitaria: i percorsi di visita permettono di osservare come Trento si è trasformata nei secoli. Particolarmente interessante in questo senso è l'itinerario sull'antico corso del fiume Adige
Chiara Radice, storica dell'arte: Di fatto andremo a cercare un luogo che non esiste più, visto che il fiume Adige che un tempo scorreva in quella che oggi è via Torre Verde via Torre Vanga si trova in un'altra ubicazione. Ripercorreremo un po' il suo antico letto e vedremo come la città comunicava a e dialogava con il suo fiume, che comunque aveva un ruolo primario all'interno della città, importantissimo.
Si parte il 12 maggio e si arriva a fine mese. Le visite vanno prenotate all'Apt e costano 5 euro, mentre sono gratuite per i minorenni, gli studenti universitari e i disabili.
Il trenino dei musei
Il trenino di Natale si rimette in marcia ben prima dell'arrivo dell'inverno, quando è una delle attrazioni del capoluogo, e si trasforma nel "Trenino dei musei".
Partenza il venerdì pomeriggio e poi per tutto il week end, da maggio a luglio, dalle 14.30 alle 19.30, percorrerà le strade della città passando fra luoghi d'arte, di scienza e di storia dal Castello del Buonconsiglio fino al Muse. A bordo ci sarà un animatore del Museo di Scienze che, raccolte da tutti i musei curiosità e aneddoti, intratterrà i passeggeri invogliandoli ad approfondire la visita una volta scesi dal treno.
Il biglietto costa 3 euro e si può acquistare sul mezzo o all'Azienda per il turismo. I bambini fino ai 3 anni viaggiano gratis.
Studenti al cimitero
Quando il Comune di Trento ha dovuto stilare le proposte per l'alternanza scuola-lavoro, i servizi funerari sembravano quelli meno appetibili per i giovani. Invece otto studenti del liceo classico Prati hanno colto l'invito e per un centinaio di ore il cimitero è diventato il loro luogo di lavoro.
I ragazzi hanno visitato la struttura monumentale che da qualche anno è stata riscoperta proprio in virtù dei tesori d'arte che vi si trovano. Poi hanno cominciato a catalogare e fotografare le opere di artisti celebri, hanno tradotto epigrafi latine e hanno svolto ricerche sulle famiglie nobili presenti.
Carmelo Passalacqua, responsabile servizi funerari Comune Trento: All'interno del cimitero sono custodite numerose testimonianze della storia e della scultura dell'Ottocento, per cui far conoscere questo patrimonio diventa una cosa importante e meglio che degli studenti mi sembra che nessun'altro poteva farlo.
Un'attività, quella svolta dagli studenti, che ha cambiato anche il loro modo di vedere il cimitero, sempre nel rispetto di chi è lì sepolto.
Irene, studentessa liceo Prati: Prima lo vedevo come qualcosa di scaramantico, da non nominare per portare comunque sfortuna, mentre adesso lo vedo più come un luogo da visitare senza questa concezione che può essere anche dovuta alla nostra cultura.
Il materiale raccolto è diventato preziosa fonte di archivio, ma si è anche tradotto in una visita guidata per la cittadinanza
Siamo in chiusura. Vi ricordiamo che potrete rivedere questa puntata sul sito del Comune di Trento e su quello di Rttr La Televisione alla voce Programmi.
Venerdì, 05 Maggio 2017 - Ultima modifica: Venerdì, 12 Maggio 2017