Qualità per le pubbliche amministrazioni
Prima edizione - Forum Pa 2006 - per l'applicazione dei criteri del Total Quality Management
Il Comune di Trento è risultato tra i vincitori della prima edizione del Premio Qualità per le Pubbliche Amministrazioni. Il premio, organizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica e FORMEZ, in collaborazione con APQI (Associazione Premio Qualità Italia), CNCU (consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) e Confindustria, mira a sostenere e diffondere una nuova cultura manageriale orientata alla qualità nelle pubbliche amministrazioni italiane e a riconoscere quelle che meglio hanno applicato i criteri del Total Quality Management. La premiazione delle vincitrici (tra 180 partecipanti e 40 finaliste) avverrà nell’ambito del convegno conclusivo di Forum Pa (il forum delle Pubbliche Amministrazioni in programma a Roma dal 5 al 12 maggio) alla presenza dei vertici istituzionali del Dipartimento della Funzione Pubblica, del Formez, di Confindustria e del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti. Trento, insieme a Schio e Jesolo tra i Comuni, ma anche con l’Azienda Provinciale per i servizi Sanitari, ha conquistato il podio della qualità grazie alle numerose iniziative di miglioramento realizzate negli ultimi anni nell’ambito del Progetto Qualità Totale: dalla pubblicazione del documento di definizione di “Mission, Vision e Carta dei valori” alla certificazione Iso 9001 degli asili nido, dal manuale di ascolto del cittadino, alla sperimentazione del telelavoro, al progetto di “mappatura dei processi” che mira a snellire e velocizzare i procedimenti amministrativi, per citarne solo alcuni. Particolarmente innovativo per le Pubbliche Amministrazioni (ma non solo per quelle) è il telelavoro domiciliare, che il Comune di Trento sta sperimentando da quasi due anni con impiegati in numero crescente. Sinora sono state attivate otto postazioni con diverse modalità organizzative e tecnologiche, ma l’obiettivo è quello di arrivare a dieci entro fine anno. Gli addetti che, volontariamente, hanno aderito alla sperimentazione lavorano al Sistema
Informativo (2), al Servizio Personale (2), in Biblioteca (1), al Servizio Piani Programmi e Statistica (1), al Servizio Decentramento (1) e alla Mobilità (1). Al momento sono attive sette postazioni.
Non tutti i ruoli e non tutti gli incarichi naturalmente possono essere compatibili con il telelavoro domiciliare: sono necessarie conoscenze informatiche adeguate e capacità di lavorare in autonomia. Inoltre i programmi informatici utilizzati nel lavoro quotidiano devono poter essere utilizzati efficacemente in rete. Sono esclusi coloro che svolgono nell’organizzazione compiti di direzione e di coordinamento di altro personale.
Sono richiesti comunque fasce di reperibilità giornaliera (telefonica e in rete) e rientri periodici in ufficio, sia per garantire la non marginalizzazione del telelavoratore che per assicurarne il pieno coinvolgimento nell’attività degli uffici.
Dai report che ogni mese i “telelavoratori” inviano al Servizio Personale si evince un forte apprezzamento dell’esperienza. Tra le ragioni che hanno spinto a chiedere di lavorare da casa non c’è solo e necessariamente la distanza fisica del domicilio dall’ufficio (che peraltro in tempi di caro benzina e di targhe alterne ha un suo forte peso). E’ valutata positivamente anche l’opportunità di meglio distribuire nel corso della giornata le ore dedicate al lavoro e quelle destinate alle esigenze personali e familiari. In alcuni casi il telelavoro viene anche incontro a problemi fisici e di salute.
Anche l’Amministrazione può ricavarne dei vantaggi: dalla riduzione dei costi di layout (legati al costo della postazione in ufficio) alla diminuzione delle assenze, alla miglior resa che ci si attende da dipendenti soddisfatti, motivati e orientati al raggiungimento degli obiettivi più che ad assicurare la presenza fisica in ufficio.
Ci sono inoltre effetti interessanti per la collettività, che può trovare benefici da una riduzione del pendolarismo urbano e da una più facile gestione, pur in presenza di un impegno lavorativo, dei compiti di cura e di assistenza all’interno della famiglia.
Per informazioni e documentazione relativa al Progetto Qualità Totale consulta lo spazio dedicato alla Qualità Totale
Lunedì, 08 Maggio 2006 - Ultima modifica: Giovedì, 30 Settembre 2010