Fate il nostro gioco

Nel 2013 Trento ha ospitato una mostra interattiva per conoscere meglio i meccanismi del gioco d'azzardo e per prevenire le patologie ad esso legate.

L'Alleanza per la tutela e la responsabilità condivisa per il contrasto e la prevenzione del gioco d'azzardo patologico ha promosso tra le altre iniziative l'apertura a Trento della mostra interattiva Fate il nostro gioco, ospitata presso la sede della Fondazione Caritro dal 15 marzo al 18 aprile 2013.

Curata dal matematico e dal fisico torinesi Paolo Canova e Diego Rizzuto e già proposta con successo in altre città italiane (tra le altre a Genova nel 2009 per il Festival della Scienza e a Torino nel 2010 nell'ambito di ESOF2010) quale "antidoto logico" all'eccesso di gioco, l'evento, che di statico ha solo l'appellativo "mostra", consiste in un percorso durante il quale il visitatore acquisisce familiarità con le leggi matematiche del caso e con i concetti legati alla probabilità giocando le sue fiches a un vero tavolo della roulette, scommettendo ai dadi, tirando la leva di una slot-machine originale, giocando con un Gratta e Vinci o una schedina del Win For Life.

L'itinerario della mostra, completamente interattivo e guidato da accompagnatori scientifici preparati nel campo della problematica dell’azzardo, mira a dare ai visitatori una concreta percezione della difficoltà di vincita e dei rischi correlati al gioco d’azzardo.

L'edizione di Trento è stata visitata da 4.447 persone.

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