Invito alla vita
Progetto di prevenzione del suicidio gestito dall’associazione Ama e sostenuto dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari

L’impatto di un suicidio sulle famiglie, sulla rete sociale, amicale e sulla comunità è rilevante, anche dopo molto tempo dall’evento.
Il suicidio di una persona cara travolge le certezze su cui si fondano la visione del mondo intorno a sé e la percezione della vita di chi se ne è andato e della propria identità. Di fronte al gesto suicida il sopravvissuto prova un senso d’irrealtà, sentimenti contrastanti nei confronti del defunto ed inizia a rincorrere con la mente, in maniera spesso estenuante, catene di presunte cause responsabili di quanto accaduto. A ciò si aggiunge talvolta la tortura dei sensi di colpa, messi in moto dalla ricerca non meno estenuante di possibili sbagli che chi resta pensa di aver commesso, vedendosi pertanto incapace d’aver impedito quel gesto irreparabile. Non va infine dimenticato l’isolamento sociale che in alcuni casi investe i sopravvissuti, soprattutto quando le persone intorno a loro li evitano o, peggio, li colpevolizzano apertamente.
L’esperienza dei sopravvissuti, ciononostante, può presentare anche trasformazioni e cambiamenti nella direzione della ricostruzione di una nuova esistenza in cui sia possibile convivere con la sofferenza quotidiana. Altrettanto importante è lo sforzo che alcuni intraprendono per uscire dall’isolamento sociale grazie anche e soprattutto alla creazione di nuove relazioni o al proprio coinvolgimento in varie forme di impegno come il volontariato.
In alcuni casi questi cambiamenti hanno potuto beneficiare di una risorsa molto preziosa: il sostegno reciproco che i sopravvissuti mettono in atto mediante i gruppi di auto mutuo aiuto. Questi gruppi esistono in tanti Paesi. Ve ne sono alcuni anche in Italia, incluso il Trentino attraverso l’associazione Ama .
Nei gruppi di auto mutuo aiuto si attuano processi emotivi, cognitivi e relazionali in grado sia di alleviare le fasi acute della sofferenza sia di guidare il sopravvissuto nell’esplorazione di nuovi modi di guardare alla propria vita e di vari accorgimenti utili a fronteggiare il confronto quotidiano col lutto. Nei gruppi coloro che hanno già attraversato il deserto del suicidio di un proprio caro prendono per mano e accompagnano giorno per giorno e senza presunzioni coloro che da poco sono stati scagliati in questo stesso deserto.
Per chi sente di vivere un momento di difficoltà:
Linea telefonica 800-061650 di prevenzione del suicidio in Trentino Invito alla vita: è a disposizione di tutti i cittadini una linea di ascolto, attiva dalle 7 del mattino all’1 di notte, a cui rispondono persone accoglienti, formate ad ascoltare in modo attivo e non giudicante.
Tra di noi Youngle Trento: giovani volontari disponibili all’ascolto online il lunedì, mercoledì e venerdì sera dalle 20.00 alle 22.00 sulla App Youngle e sui canali social del progetto.
Gruppi di auto mutuo aiuto Sono attivi anche due gruppi di auto mutuo aiuto per giovani con target 18-35.
Sostegno ai sopravvissuti: gruppo di auto mutuo aiuto per familiari di persone suicidatesi e l’accoglienza diretta presso associazione Ama da parte di operatori esperti.
Sostegno a persone che soffrono di depressione con rischio suicidario: gruppi Ama, in particolare per depressione e ansia.
Per info:
Associazione Ama tel. 0461 239640 info@automutuoaiuto.it www.automutuoaiuto.it
Facebook: Invito alla vita - prevenzione del suicidio
Youtube: Associazione Ama Trento
Comunicato stampa, 10 settembre 2023 Giornata mondiale dei sopravvissuti
File Giornata mondiale dei sopravvissuti 10 settembre.pdf (93,14 kB)