Inserimento definitivo in Rsa - Residenza sanitaria assistenziale
Accoglimento in forma stabile di anziani non autosufficienti, non curabili a domicilio, nonché di persone non autosufficienti o con gravi disabilità fisiche o psichiche presso strutture extra ospedaliere qualificate.
Il Comune di Trento segue le persone residenti sul proprio territorio inserendole nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) dislocate nell’ambito comunale.
L’inserimento definitivo prevede una preliminare valutazione da parte dell’Unità valutativa multidisciplinare (Uvm), un’equipe che effettua una valutazione integrata degli aspetti sociali e della situazione sanitaria dei richiedenti individuando un progetto assistenziale (assistenza domiciliare, assistenza domiciliare integrata, inserimento in Rsa, …).
L’Uvm può essere attivata - previo consenso dell’interessato - per il tramite di uno dei seguenti soggetti:
- medico di base
- medico ospedaliero (se la persona è ricoverata in ospedale)
- assistente sociale di riferimento.
Successivamente alla valutazione l’Azienda sanitaria comunicherà con nota scritta l’idoneità o meno alla Rsa.
Nel caso di esito positivo si è inseriti nell’apposita lista dinamica ed è possibile contattare gli assistenti sociali del servizio Welfare e coesione sociale.
Prima dell'ingresso in struttura è infine necessario presentare l'apposito modulo di "Comunicazione al fine dell'inserimento in struttura tutelare residenziale ed eventuale richiesta di intervento economico" direttamente al personale amministrativo.
Servizio Welfare e coesione sociale
Contatti con gli assistenti sociali
telefoni: 0461/884039, 0461/884040, 0461/884087
recapito: martedì dalle 8.30 alle 12.00 (vengono distribuiti otto numeri per ogni assistente sociale).
Orario per le pratiche di tipo amministrativo
telefono: 0461/884036, 0461/884502, 0461/884045, 0461/884044
lunedì, martedì, mercoledì dalle 8.30 alle 12.30,
giovedì dalle 8.00 alle 16.00,
venerdì dalle 8.30 alle 12.00,
Il Comune di Trento interviene economicamente per le persone inserite in Rsa che non risultino in grado di provvedere alla copertura integrale della retta, applicata dalla Rsa, sulla base alla loro capacità contributiva, così come definita da appositi criteri.
Per la definizione della capacità contributiva dell’ospite sono considerate tutte le sue entrate (pensioni, redditi esenti, altre provvidenze economiche, ulteriori redditi) ed il patrimonio sia immobiliare che mobiliare, ad eccezione dei risparmi inferiori o uguali ad Euro 2.500,00 adoperabili per far fronte a spese di carattere straordinario od eccezionale che vanno al di là delle strette esigenze personali.
Sono inoltre considerati, ai fini della medesima capacità contributiva dell’ospite:
- donatario che abbia ricevuto beni in donazione nei cinque anni anteriori al ricovero dell’ospite donante
- genitori naturali o adottivi, coniuge, figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi e discendenti prossimi anche naturali (nipoti di nonno/a) che siano orfani di entrambi i genitori
- generi e nuore, se non divorziati, separati legalmente o nelle circostanze di cui all’art. 434 del codice civile.
Dalla data di ricevimento della domanda Mod. 1623 decorre il termine di 90 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo con l'adozione della determinazione da parte del Dirigente del Servizio Welfare e coesione sociale.
Nel momento in cui ci sia la disponibilità del posto in RSA, i cui tempi non sono prevedibili essendo legati ad un’apposita lista dinamica (con propri punteggi e posizioni) ed alla ricettività delle Rsa, anche in considerazione delle situazioni più problematiche dal punto di vista socio/sanitario, va presentato l’apposito modulo (Mod. 1623) da consegnare direttamente presso il personale amministrativo del servizio Welfare e coesione sociale.
Per la compilazione occorrono dati relativi alle entrate mensili ed ai beni mobili ed immobili posseduti dalla persona che fruirà del servizio.
- Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"
- Legge provinciale 28 maggio 1998, n. 6 "Interventi a favore degli anziani e delle persone non autosufficienti o con gravi disabilità"
- Legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13 in materia di "Politiche sociali nella provincia di Trento"
- Deliberazione Giunta provinciale 13 novembre 1998, n. 12437
- Deliberazione Giunta comunale 02 marzo 2015, n. 26.
Giovedì, 19 Maggio 2011 - Ultima modifica: Venerdì, 29 Aprile 2022