Servizio pasti a domicilio
Il servizio pasti a domicilio consiste nella consegna quotidiana del pasto di mezzogiorno al domicilio dell'utente e nell'aiuto all'apertura del contenitore del pasto, nel caso fosse necessario.

Risponde all'incapacità di procedere autonomamente al confezionamento del cibo e/o al bisogno di una alimentazione corretta.
Possono richiedere di fruire dei servizi dei centri di servizi le persone anziane e gli adulti con limitata autonomia, residenti nel Territorio Val d'Adige (Comuni di Trento, Aldeno, Cimone, Garniga Terme) e privi di adeguato sostegno familiare, non in grado di confezionare da sè il pasto o di recarsi presso mense.
Servizio Welfare e coesione sociale
La compartecipazione alla spesa è definita in base alla condizione economica familiare (Icef). Con Icef inferiore a 0,13 si applica la quota minima di 4,00 euro a pasto e di 0,50 euro a consegna, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima di 10,00 euro a pasto e di 3,00 euro a consegna, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente.
La compartecipazione non può superare un tetto massimo mensile di spesa, definito anch'esso in base alla condizione economica familiare (Icef) ed applicato indipendentemente dalla quantità di interventi socio-assistenziali fruiti. Nella determinazione del tetto massimo non rientra la quota minima di 4,00 euro per ogni pasto consumato.
Dalla data di ricevimento della domanda decorre il termine di 60 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo, che si articola nelle seguenti fasi:
- verifica dei requisiti previsti
- elaborazione del progetto di intervento da parte del servizio sociale
- verifica della quota di compartecipazione alla spesa
- conclusione del procedimento con provvedimento di ammissione ed attivazione del servizio o di inserimento in lista d'attesa, a seconda delle risorse disponibili, ovvero provvedimento di diniego da parte del dirigente del servizio Spazio Argento e politiche abitative.
L’interessato all'attivazione e alla fruizione del servizio deve:
- fissare un appuntamento presso un Caf accreditato dalla Provincia autonoma di Trento per presentare la dichiarazione Icef e presso un Patronato per presentare la dichiarazione ai fini del calcolo della quota di compartecipazione degli utenti dei servizi socio-assistenziali
- rivolgersi al servizio Welfare e coesione sociale o alle sedi territoriali per compilare e presentare il Modulo 1521 - Domanda per l'accesso agli interventi agevolati di assistenza domiciliare.
Documentazione da produrre unitamente alla domanda:
- eventuale certificato di invalidità;
- eventuale copia del decreto di nomina del tutore/amministratore di sostegno/curatore.
Modalità di pagamento
Il Comune invia un avviso PagoPA nel quale sono descritte le modalità di pagamento
Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito Trentinosociale.it.
http://www.trentinosociale.it/.../Assistenza-domiciliare-servizio-pasto-a-domicilio
- Legge provinciale 12 luglio 1991, n. 14, in materia di “Ordinamento dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento”;
- legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13, in materia di “Politiche sociali nella provincia di Trento";
- determinazioni per l'esercizio delle funzioni socio-assistenziali approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 2422 dd. 09 ottobre 2009 tutt’ora in vigore come da ultimo modificate dalla deliberazione della Giunta provinciale 28 maggio 2021 n. 911
- deliberazione della Giunta provinciale 23 marzo 2015, n. 477, che introduce in via sperimentale l'indicatore ICEF al fine della determinazione della compartecipazione alle spese per la fruizione degli interventi socio-assistenziali;
- deliberazione della Giunta provinciale 12 dicembre 2016, n. 2256, che estende l'utilizzo dell'indicatore ICEF all'intera area anziani e approva un nuovo disciplinare in sostituzione di quello approvato con deliberazione provinciale 447/2015 e s.m.
Lunedì, 31 Luglio 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Aprile 2022