Abitare sociale - Progetto rivolto a persone con disabilità
Il progetto di abitare sociale consiste in un sostegno economico mensile volto a favorire l’indipendenza abitativa e la valorizzazione delle potenziali autonomie delle persone con disabilità. L'intervento si propone inoltre di accompagnare la persona e la famiglia d’origine attraverso un percorso di consapevolezza del processo di autonomia e di autodeterminazione.
Il progetto di abitare sociale si concretizza in un sostegno economico mensile finalizzato a:
a) favorire l’indipendenza abitativa e la valorizzazione delle potenziali autonomie delle persone con disabilità promuovendo percorsi di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto anche delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie;
b) realizzare processi verso l’autodeterminazione delle persone con disabilità, anche precoci,di progressivo distacco dalla famiglia di origine ed evitare, ritardare, prevenire l’istituzionalizzazione nonché favorire, ove possibile, percorsi di de-istituzionalizzazione;
c) sostenere e accompagnare il processo evolutivo di autonomia delle persone con disabilità, garantendo relazioni stabili e significative e/o innescare processi di cambiamento e di crescita garantendo il monitoraggio del percorso e la gestione delle criticità;
d) accompagnare la persona e la famiglia d’origine affinché acquisiscano consapevolezza riconoscano l’importanza del processo di autonomia;
e)rafforzare l’autodeterminazione, l’autonomia e l’inclusione della persona con disabilità, anche attraverso progettualità finalizzate all’inserimento lavorativo;
f) costruire una rete sociale includente attraverso il lavoro di comunità;
g) favorire un processo di innovazione della rete dei servizi.
Il sostegno economico viene determinato in base all’indicatore ICEF da un minimo di Euro 750,00 mensili fino ad un massimo di Euro 1.500,00 mensili.
La durata del progetto non può superare i 12 mesi e può essere prorogato per un periodo non superiore a 12 mesi sulla base della valutazione sociale. Nel rispetto delle condizioni di cui ai criteri approvati con Deliberazione della G.P. n. 768/2021 la prosecuzione del progetto non è sottoposta al limite di un numero massimo di proroghe.
Sono destinatari dei progetti di abitare sociale le persone maggiorenni residenti nel Territorio Val d’Adige – Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme, già in collegamento con i servizi sociali o presi in carico ai fini della predisposizione del progetti stesso, con invalidità civile riconosciuta nella percentuale non inferiore al 46% e rispetto ai quali vi è una valutazione di idoneità.
Agli assistenti sociali di zona, nei giorni e orari di recapito, presso:
Non ci sono costi
I progetti di abitare sociale sono attivati seguendo l’ordine cronologico di presentazione della relativa domanda di accesso.
I tempi di attesa sono definiti in 120 giorni dalla data di presentazione della domanda e si concludono con la determinazione dell’idoneità del richiedente e l’eventuale definizione del progetto di abitare sociale.
L’interessato all'accesso al progetto di abitare sociale (o chi ne tutela o cura gli interessi) deve:
- rivolgersi al proprio assistente sociale di riferimento o alla segreteria dell'ambito territoriale di Clarina per fissare un appuntamento con un assistente sociale dell’“Area Adulti e Disabili” per verificare la fattibilità del progetto;
- presentare successivamente presso la sede del Servizio Welfare e Coesione Sociale una domanda telematica predisposta dalla Provincia Autonoma di Trento unitamente ad una dichiarazione ICEF valida.
Unitamente alla domanda vanno prodotti:
- certificato invalidità
- eventuale copia del decreto di nomina del tutore/amministratore di sostegno/curatore.
- legge provinciale 10 settembre 2003, n. 8 (legge provinciale sull’handicap)
- Criteri e modalità per l’attuazione omogenea ed uniforme sul territorio provinciale, delle disposizioni di cui agli art. 9 bis e 9 ter della L.P. 10 settembre 2003 n. 8 approvati con Deliberazione della Giunta provinciale 14 maggio 2021 n. 768,
- Determinazione del Dirigente del Servizio Welfare e Coesione sociale 9 agosto 2021 n. 269.
Giovedì, 21 Aprile 2022 - Ultima modifica: Venerdì, 29 Aprile 2022