Servizi a carattere semi-residenziale a favore di minori, giovani o adulti

I servizi semi-residenziali forniscono un'assistenza integrativa alla famiglia e un supporto alla vita di relazione del minore, del giovane o dell'adulto.

In particolare consentono a coloro che non possono inserirsi nelle strutture formative normali e nel mondo del lavoro, a causa della gravità delle loro condizioni, di sviluppare le proprie capacità e l'autonomia personale. A seconda del livello di compromissione dell'autonomia di questi soggetti nello svolgimento delle funzioni (elementari) di base, vengono realizzati interventi diversi (attività riabilitative, socio-educative, di addestramento, di formazione e lavoro).

Si può usufruire del servizio solo per specifiche prestazioni oppure per molteplici opportunità di prevenzione e promozione sociale (tra cui  le prestazioni socio-assistenziali realizzate nei centri di formazione professionale). Lo svolgimento dell'attività può estendersi all'intero arco della giornata o essere limitato a parte di essa.

La durata del servizio semi-residenziale è stabilita in base ai bisogni accertati ed al progetto di intervento formulato dal servizio sociale.

Chi può richiedere

Possono richiedere l'affido al servizio semi-residenziale, in quanto residenti nel Territorio Val d'Adige (Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme):

  • i genitori del/i minore/i o il tutore;
  • il giovane o l'adulto o chi ne esercita la rappresentanza (tutore, amministratore di sostegno,  curatore in caso di inabilità).

In assenza di consenso da parte dei genitori e se ne rileva la necessità per il/i minore/i (gravi situazioni di incuria o di incapacità genitoriale), l'attivazione del servizio semi-residenziale può essere disposta dal Tribunale per i minorenni. In questo caso si può prescindere dalla domanda dei genitori.

Dove rivolgersi

Agli assistenti sociali di zona, nei giorni e orari di recapito, presso:

Quanto costa

I nuclei familiari in cui uno o più componenti usufruiscano del servizio sono tenuti a concorrere alle spese sostenute. La quota di compartecipazione alla spesa è fissata dalle determinazioni provinciali.

Il costo varia dalla gratuità alla quota massima di compartecipazione, calcolata sulla base delle entrate e delle spese del nucleo familiare dell'utente per il quale è attivato il servizio.

In base al calcolo è determinata una quota giornaliera di compartecipazione alla spesa che ogni mese viene moltiplicata per le giornate di effettiva presenza e di assenza non giustificata, se superiori alle giornate di assenza che ciascun utente ha a disposizione in base al piano di frequenza. La misura massima mensile del concorso alla spesa varia a seconda che l'utente benefici o meno della indennità di accompagnamento.

Tempi di attesa

Il procedimento amministrativo si conclude nel termine di 60 giorni. Tale termine decorre dalla data di ricevimento della domanda di intervento, corredata della proposta dell'assistente sociale definita con i genitori del/i minore/i o con chi ne esercita la tutela, con l'adulto richiedente o con chi ne esercita la rappresentanza.
Il procedimento amministrativo si articola nelle seguenti fasi:

  • verifica dei requisiti previsti dalla normativa (residenza nel Territorio Val d'Adige: Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme e stato di bisogno) e della condizione economica del nucleo familiare;
  • elaborazione del progetto di intervento da parte del servizio sociale;
  • calcolo della quota di compartecipazione alla spesa;
  • conclusione del procedimento con provvedimento di ammissione e attivazione del servizio o di inserimento in lista d'attesa, a seconda delle risorse disponibili, ovvero provvedimento di diniego da parte del dirigente del servizio Welfare e coesione sociale.
Come fare / Cosa fare

Se l'intervento è richiesto dai genitori del/i minore/i, questi o il tutore, l'adulto richiedente o chi ne esercita la rappresentanza devono rivolgersi all'assistente sociale di zona per compilare i moduli di domanda predisposto dal servizio Welfare e coesione sociale. Nel caso di interventi a favore di minori deve essere compilato anche il modello di consenso dell'esercente la responsabilità genitoriale.

Quando l’attivazione dell’intervento avviene su provvedimento della Magistratura, si può prescindere dalla presentazione della domanda e dal consenso dell’esercente la responsabilità genitoriale.

Modulo di domanda 1522

Documentazione da produrre unitamente alla domanda: eventuale copia del decreto di nomina del tutore/amministratore di sostegno/curatore.

Modalità di pagamento

Il Comune invia un avviso PagoPA nel quale sono descritte le modalità di pagamento

Note

Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito Trentinosociale.it.

 http://www.trentinosociale.it/.../Centro-diurno-per-minori

Riferimenti normativi
  • legge 4 maggio 1983, n. 184 (modificata con legge 28 marzo 2001 n. 149), in materia di “Diritto del minore ad una famiglia
  • Legge provinciale 27 luglio 2007, n. 13 “Politiche sociali nella provincia di Trento”
  • determinazioni per l'esercizio delle funzioni socio-assistenziali approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 2422 del 09 ottobre 2009 e successive modifiche ed integrazioni, tutt’ora in vigore come da ultimo modificate dalla deliberazione della Giunta provinciale 28 maggio 2021 n. 911
  • deliberazione Giunta comunale 19 ottobre 1999, n. 1756 come modificata dalla deliberazione 26 aprile 2005, n. 115 e 28 settembre 2009, n. 301 che istituisce la commissione tecnica per la valutazione delle proposte di interventi di assistenza economica e delle proposte di deroga alla compartecipazione alla spesa.

Lunedì, 31 Luglio 2017 - Ultima modifica: Giovedì, 21 Aprile 2022

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