Chiesa di Santa Trinità
Fu eretta nel 1525 insieme all'annesso convento, oggi sede del Liceo “Giovanni Prati”, per le monache clarisse in un classico stile rinascimentale, di cui resta traccia nel solo portale.

Di qui partì la processione di apertura del Concilio ecumenico tridentino il 13 dicembre 1545, alla quale presero parte quatto cardinali, venticinque tra vescovi e arcivescovi e cinque generali di ordini religiosi, oltre ad altri delegati e a tutto il clero trentino. Negli anni successivi la chiesa e il convento furono molto frequentati dai padri conciliari: nel 1547 vi celebrarono l'ultima messa prima di trasferirsi a Bologna e da qui partirono molte processioni. La facciata, dominata dal gruppo scultoreo della Trinità inserito nel nicchione centrale, venne rifatta con evidenti caratteri barocchi nel 1666. Nel 1803 la chiesa fu soppressa e spogliata degli altari e dei principali arredi sacri, mentre il convento fu adibito a caserma. Riaperta al culto nel 1861 fu riarredata con altari e tele provenienti da altre chiese della città. La facciata è caratterizzata da un'esuberante decorazione plastica a festoni, volute, drappeggi, teste d'angelo e obelischi. Di particolare interesse artistico sono la pala maggiore seicentesca di Martino Teofilo Polacco, proveniente dalla chiesa di San Marco, e i due altari laterali, già nella cattedrale: nell'antipendio di quello di destra una decorazione a commesso mostra due visioni del Duomo con il secondo campanile, mai realizzato.
Immagini
Martedì, 30 Settembre 2014 - Ultima modifica: Martedì, 22 Novembre 2022