Torre civica e Palazzo Pretorio

La parte orientale della piazza del Duomo è dominata dalla prima residenza vescovile, detta in seguito Palazzo Pretorio, e dalla Torre di Piazza, detta anche Civica perché simbolo del potere comunale.

Da luglio 2022 sono ricominciate le visite guidate alla Torre.

Immagine esterna della Torre Civica, foto di Romano Magrone

Realizzata nel 1150 circa sui resti di Porta Veronensis, porta di ingresso alla Tridentum romana lungo la via Claudia Augusta, fungeva da avamposto di difesa della piazza ed era stata voluta dal principe vescovo; costruita in pietra calcarea ammonitica, risultava piuttosto imponente, con mura spesse oltre due metri e un’altezza originaria di circa 22 metri. Un documento del 1224 attesta la presenza di campane per scandire la giornata lavorativa, mentre un altro del 1321 menziona un certo Giovanni, custode delle carceri. Nel tempo quindi, da un iniziale luogo fortificato con funzioni difensive, Torre Civica divenne un luogo di detenzione al pari di Torre Vanga e Torre della Tromba. Ospitava al massimo sei persone per volta in attesa di giudizio (che sarebbe stato pronunciato nell’adiacente Palazzo Pretorio, ai tempi sede del Tribunale collegato ai primi tre piani della Torre Civica). Alcune celle erano destinate alle donne, e chiamate pertanto “femenèle”, mentre la “fermaiola” era riservata ai debitori. Sono ancora visibili alcune scritte di carcerati, realizzate utilizzando probabilmente dei chiodi arruginiti, ed i passavivande per portare loro le pietanze.

La cella campanaria ospitava tradizionalmente due campane, così importanti da portare un nome. I documenti ci dicono che ne 1449 un certo Bartolomeo da Rimini fu chiamato a Trento per fonderle. La “Renga” chiamava i cittadini al cosiddetto arengo (seduta pubblica), mentre la “Guardia”, più piccola, batteva le ore e segnalava la presenza di incendi. I loro rintocchi servivano a dettare al meglio i ritmi della vita cittadina, mentre quelle dell’adiacente Cattedrale di San Vigilio scandivano i tempi della vita religiosa.

Nel 1545, in occasione del Concilio di Trento, la Torre venne abbellita con affreschi e dotata di un nuovo orologio. La facciata sulla pubblica piazza presentava immagini di San Vigilio, patrono della città, e della madre Santa Massenza, opere del pittore veronese Gerolamo Fontana. Questi affreschi furono restaurati nel 1723 dal celebre pittore Antonio Gresta di Ala, ma oggi sono purtroppo perduti.

Durante le feste del Concilio di Trento (1545-1563) e in occasione del passaggio di grandi personalità la torre veniva illuminata e dalla sua sommità si sparavano fuochi d'artificio.

Nell’agosto 2015 un incendio ha compromesso la settecentesca “Renga” (mentre la quattrocentesca “Guardia”, che presenta una preziosa immagine del Simonino, era fortunatamente in un deposito per un restauro). La temperatura ha infatti fuso lo stagno, che all’interno della lega del bronzo dà la sonorità alla campana, la quale è caduta di un livello. Il pesante battacchio è rotolato dalle scale scalfendo alcuni scalini ai piani inferiori. La campana, rimasta “muta”, è stata restaurata e poi riportata nella posizione in cui è stata rinvenuta; una nuova campana è stata fusa in sostituzione, e suona con la stessa tonalità di quella precedente.

L’ultimo restauro del Comune ha permesso la riapertura della torre, consolidando le mura e realizzando una nuova, moderna scala in acciaio che conduce alla cella campanaria ed a un meraviglioso affaccio su Piazza Duomo. Le bruciature sulle travi sono state lasciate appositamente come testimonianza dell’evento.

L’apertura della Torre e la conduzione delle visite guidate sono rese possibili grazie alla convenzione siglata tra il Comune di Trento, proprietario dell’edificio, e il Museo Diocesano Tridentino.

Indirizzo
Piazza Duomo 18, 38122 Trento
Telefono
0461 234419
Informazioni

La Torre è visitabile tramite visite guidate di un'ora tutti i lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì alle ore 11.30, 14.30 e tutti i weekend alle 10.30, 11.30, 14.30 e 15.30. 

La Torre si sviluppa su 12 livelli (di cui otto visitabili) raccordati da rampe di scale. La salita alla Torre si effettua solo a piedi (ascensore non presente) superando un dislivello di 156 scalini. Per motivi di sicurezza, la visita alla torre è preclusa ai bambini di altezza inferiore ad 1 metro e 20; è sconsigliata alle persone con difficoltà motorie, ai cardiopatici, agli asmatici, a chi soffre di vertigini e di claustrofobia. I minori di 14 anni sono ammessi solo se accompagnati da un adulto. È fatto divieto di salire con borse, zaini e/o contenitori di ogni genere o forma che dovranno essere depositati presso la biglietteria. È consentito l'uso di macchine fotografiche e videocamere. La partecipazione è subordinata alla sottoscrizione di una liberatoria con cui il visitatore, informato circa le caratteristiche del percorso di salita alla Torre, dichiara di assumersi ogni responsabilità per eventuali incidenti causati da comportamenti scorretti o condizioni fisiche non adatte alla visita.

La Torre non è accessibile ai soggetti diversamente abili.

Informazioni utili per la visita del Museo Diocesano Tridentino:

Visita per la persona con disabilità e il suo accompagnatore gratuita (è necessario mostrare all’ingresso una documentazione che testimonia la propria patologia, soprattutto se si tratta di una disabilità sensoriale o cognitiva).

2 parcheggi riservati alle persone con disabilità in Via Garibaldi a 30 metri. Altri 4 stalli riservati in via Belenzani a 50 mt circa. 

Ingresso al museo con rampa lunga 7.40 mt e pendenza del 9%. Alla porta d’entrata è presente una soglia di 5 cm. Bancone alto 90 cm. All’interno del museo rampe di varia lunghezza da un minimo di 84 cm ad un massimo di 149 cm con pendenza dal 7% al 15%. 

Al secondo piano del Museo, raggiungibile con servoscala, ascensore e più rampe (pendenza massima 15%), è presente la postazione video che consente la visita virtuale alla Torre.

ll secondo piano è accessibile solo fino alla Sala Arazzi, con rampa lunga 90 cm (pendenza 12%).

Parte delle sale dei piani superiori è raggiungibile con gradini. La sala del Tesoro situata all'ultimo piano è raggiungibile con un altro servoscala. 

I servizi igienici attrezzati si trovano al piano terra e sono preceduti da una rampa lunga 88 cm con pendenza del 15%, all’interno maniglioni di sostegno su entrambi i lati del wc.

Porta d’entrata manuale: (larga 120 cm con maniglia alta 125 cm, forza necessaria per l’apertura 10 kg)

Servoscala: (79x121 cm, portata 250 kg)

Ascensore: (porta 80 cm, dimensioni 110x140 cm, pulsantiera esterna 110 cm e interna 130 cm)

Servizi igienici attrezzati: (porta 78 cm, dimensioni 165x202, wc alto 49 cm con maniglioni su entrambi i lati)

Collocazione geografica

Come arrivare

Tipologia di luogo

Immagini

Martedì, 30 Settembre 2014 - Ultima modifica: Venerdì, 14 Luglio 2023

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