Processionaria del pino
Ambiente e territorio
- Acqua
- Animali in città
- Aria
- Mobilità e traffico urbano
- Parchi e giardini
- Rifiuti urbani
- Energia sostenibile
- Rumore e elettromagnetismo
- Suolo e sottosuolo
- Toponomastica e numerazione civica
-
Urbanistica
- PRG - Variante tecnica 2023 - 2024
- PRG - Piano regolatore generale vigente
- PRG – Varianti in fase di adozione/approvazione
-
PRG - Varianti approvate
- Variante 2019
- PRG Variante zona C3a-2.5.a – Canova di Gardolo (2015)
- PRG Variante zona C5-A – Viale dei Tigli a Trento (2015)
- PRG Variante edilizia insediabile area C3pfs Romagnano (2014)
- PRG Seconda variante 2013 Opere Pubbliche
- PRG Variante 2013 – Compensazione urbanistica 2
- PRG Variante zona D2a – Ravina – via Stella (2013)
- PRG Variante 2013 Opere Pubbliche
- PRG Variante zona C3 – Vigolo Baselga – località Ariol (2013)
- PRG Variante zone D7 - Trento - via del Brennero (2013)
- PRG Variante ex concessionaria OPEL Franceschi (2012)
- PRG Variante 2011 di Adeguamento Normativo
- PRG Seconda Variante 2011 Opere pubbliche
- PRG Variante 2011 Opere pubbliche
- PRG Variante ex Michelin (2010)
- PRG Variante Pattizia: Modifica all'art. 54 delle norme di attuazione (2010)
- PRG Variante 2009 di adeguamento normativo.
- PRG Prima Variante 2009 Opere pubbliche
- PRG Compensazione urbanistica per vincoli sopravvenuti diversi da quelli di natura urbanistica 2009
- PRG Variante urbanistica per la riqualificazione ambientale ed urbana di Trento Nord (2008)
- PRG - Variante 2008 Opere pubbliche - Gruppo A
- PRG Variante 2008 Opere pubbliche - Gruppo B
- PRG Variante per il riequilibrio delle aree residenziali di recente insediamento (2008)
- PRG Variante pattizia 2005
- PRG Variante pattizia 2003
- PRG Variante 2004 (approvazione)
- Percorso di formazione della Variante 2019 al Piano regolatore generale
- PUSG - programma urbanistico di struttura generale
- Piani guida e attuativi
- Accordi urbanistici
- Registri
- Studi preliminari alla pianificazione e altri documenti
- Regolamenti di interesse urbanistico
- Documentazione di interesse urbanistico
- Procedure
- Link utili
- Avvisi
- La Carta del paesaggio di Trento
- Pric
- Valutazioni ambientali
- Tutela degli ecosistemi naturali
- Documentazione
- Calendario eventi
Informazioni sull'ecologia della processionaria del pino e sulle modalità di lotta a questo insetto.

La processionaria del pino è un insetto autoctono dei nostri boschi. Le sue larve sono ricoperte di peli urticanti e possono causare problemi sanitari a uomini e animali.
Per prevenire questo pericolo, è necessario che i nidi (palloni bianchi visibili agli apici dei rami delle piante infestate) siano rimossi il prima possibile dalla pianta. È auspicabile che questo intervento avvenga precocemente durante il periodo autunno-invernale, prima che le larve sviluppino i peli urticanti e inizino la “processione” verso il suolo.
Nei parchi e aree di proprietà pubblica la presenza della processionaria è contrastata dal personale dell'ufficio Parchi e giardini, mentre nei boschi e aree forestali l'azione viene gestita dall'Azienda forestale Trento-Sopramonte . Questi servizi intervengono regolarmente sul territorio con mezzi e tecniche ammessi dalla normativa vigente.
Nelle aree di proprietà privata, la lotta alla processionaria è affidata all’azione di controllo dei cittadini che possiedono piante nelle loro proprietà soggette all’attacco degli infestanti, in particolare pini, cedro e larice.
Segnalazioni
Segnala la presenza di nidi con foto e posizione precisa attraverso il portale SensorCivico Trento
oppure contatta direttamente i seguenti servizi:
- per parchi e aree di proprietà pubblica - ufficio Parchi e giardini
- per boschi e aree forestali - Azienda forestale Trento-Sopramonte
- per aree di proprietà privata - servizio Sostenibilità e transizione ecologica
Cos’è la processionaria e perché è importante la lotta a questo insetto
La processionaria del pino (Thaumetopaea pityocampa) è una farfalla (lepidottero defogliatore) diffusa in tutta l’Europa meridionale che attacca soprattutto il pino silvestre e il pino nero. In Trentino è presente nel fondovalle fino circa alla quota di 1000 m s.l.m. e negli ultimi anni sono numerose le segnalazioni anche a Trento.
Si riproduce con una generazione all’anno con la comparsa degli adulti in estate. Ciascuna femmina depone tutte le sue uova in un unico manicotto costruito attorno agli aghi (foglie) delle piante da cui nascono delle piccole larve. In autunno, quando le temperature diventano più rigide, le larve si raccolgono dentro un nido sericeo dove affrontano tutto l’inverno uscendo sporadicamente per alimentarsi nelle tiepide giornate di sole. La loro attività alimentare riprende freneticamente in primavera e raggiunto l'ultimo stadio di sviluppo, scendono in processione lungo i tronchi per entrare nel terreno e trasformarsi prima in crisalidi e poi nuovamente in farfalle.
Lo stato larvale dura dall'autunno fino alla primavera ed è importante conoscerlo perché può essere pericoloso per l'uomo e per gli animali. I bruchi sono ricoperti di peli urticanti e sono riconoscibili per la formazione a fila che il gruppo assume quando esce dal nido per alimentarsi. Chi viene a contatto con questi insetti o maneggia i nidi, anche abbandonati da tempo, percepisce subito gli effetti della loro proprietà urticante. I danni possono essere modesti se i peli penetrano nella cute umana, mentre conseguenze più gravi si possono avere se i peli o frammenti giungono a contatto con l'occhio, la mucosa nasale, la bocca o penetrano nelle vie respiratorie e digestive.
Classificazione dell'informazione
- Servizio: GESTIONE STRADE E PARCHI
- Ufficio: Parchi e giardini
- Argomento: Animali
Giovedì, 06 Ottobre 2011 - Ultima modifica: Venerdì, 24 Febbraio 2023